SINESIO DI CIRENE
DOI:
https://doi.org/10.37376/jofoa.vi3.2817Abstract
Come Dio, in una filosofia-religione orientale, trae il mondo esterno da sé medesimo, a somiglianza del ragno la propria tela; anche Sinesio estrae e tèsse tel la della propria vita — e un p' del proprio tempo e paese – da sé medesimo, specialmente nel suo prezioso epistolario.
« Da Eurîstene che condusse da Sparta i Dorienti » - antico popolo originario della Dôride, poi insignoritosi del Peloponneso, che fondô Sparta, Taranto, Cirene — « nei documenti pubblici le successioni genealogiche arrivano fino a mio padre » (lett. 57) : chiara allusione alle emigrazioni greche del secolo 7o che raggiun sero le coste africane. Dall'isola doriese di Tera essi emigrarono, nello stesso tempo, su la costa libica e kettarono le fondamenta di Cirene.
In Cirene, dunque, da illustrissimi genitori nacque Sinesio verso il 730 d. C. E' il periodo storico — questo in cui s'inserisce tanto operosamente, anzi drammaticamente, la breve vita di Si nesio – ch'egli stesso descrive, oltre che, a rapide pennellate, nelle lettere, anche in altri due suoi brevi scritti : Catastasis, in qua pentapolitana calamitas describitur (Synesii episcopi Cyrenes Opera quae extant omnia graece ac latine primum coniunctim edita, interprete. Dionysio Petavio, Lutetiae 1612, 298-303) e Constitutio sive elogium Anysii, (ibid. 304-305).
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